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“Ci vediamo tra un anno” sono le parole che scrive su Facebook Nino Spagnuolo prima di costituirsi al carcere di Melfi. Il boss di Scanzano dovrà scontare una condanna residua di un anno per la detenzione di una pistola quando era agli arresti domiciliari. La condanna risale all’ottobre di cinque anni fa quando Spagnuolo, nel corso di un controllo, fu trovato in possesso di una 7.65 sulla sua scrivania. Non è nuovo Spagnuolo a rassicurare o a salutare amici e parenti sui social nel 2012, infatti, già rassicurò su Facebook amici e parenti,poche ore dopo l’agguato notturno sulla spiaggia di Vico Equense dove un uomo, arrivato con un gommone, gli aveva sparato alle gambe prima di dileguarsi via mare. «Vi raccomando di non stare in pena per me, sto benissimo e vi assicuro mai sentito meglio. Ciao da Nino» Così scrisse quell’estate del 2012. Come tutti i suoi coetanei nel corso degli anni Spagnuolo è sempre stato molto attivo sui social. Consegnandosi prima che lo ordinassero i giudici gli permetterà di saldare quanto prima i suoi conti con la giustizia.