Giovanna Arrigoli, la 41enne di Melito , il cui corpo è stato trovato in un fosso in via Giulio Cesare a Melito nei pressi di un edificio disabitato sarebbe stata uccisa con tre colpi d’arma da fuoco e poi il cadavere parzialmente sotterrato. I familiari della donna ne avevano denunciato la scomparsa sabato scorso. Giovanna Arrigoli lavorava in un bar nelle vicinanze di una nota ‘piazza’ di spaccio di stupefacenti gestita dai clan dei quartieri di Napoli e di Scampia e Secondigliano. la donna è anche imparentata con un boss, tutt’ora detenuto, degli Scissionisti, il clan Amato-Pagano. A dare l’allarme ai carabinieri della locale tenenza e a quelli della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, è stato un passante. Sul posto è stato ritrovato anche un piccone, che è stato sequestrato, probabilmente utilizzato dagli assassini per sotterrarla. Dai primi accertamenti risulta che la donna sia stata uccisa, sicuramente altrove, con tre colpi d’arma da fuoco di cui due alla testa e uno al torace. Una vera e propria esecuzione. E’ probabile che si tratti di un omicidio legato al mondo della droga visto che Giovanna Arrigoli aveva avuto piccoli problemi con la giustizia. Precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. L’altra ipotesi riguarda la vendetta trasversale nei confronti del parente in carcere.
(nella foto il luogo del ritrovamento del cadavere)