La squadra mobile di Napoli sta indagando sulle “esibizioni” di forza avvenute avvenute negli ultimi due giorni tra i vicoli del rione Sanità ad opera di personaggi vicini al clan Vastarella. Prima una “stesa” e poi, il giorno dopo, uno zig-zag di motociclette guidate da giovani e giovanissimi, qualcuno minorenne. Nessuna sparatoria, solo grida che hanno suscitato tanta paura tra gli automobilisti in transito e i passanti. Una vera e propria esibizione di potere camorristico, compiuta secondo le forze dell’ordine da uomini del clan Vastarella. Diversi testimoni avrebbero raccontato di aver visto delle pistole, ma non c’è certezza su questo. E tra l’altro le telecamere non funzionano. La preoccupazioni tra gli investigatori è tanta anche perchè la dimostrazione di potere da parte dei Vastarella sono un segnale ben preciso a tutti nel quartiere, ovvero il ritorno al posto di comando. Il ritorno del clan Vastarella alle Fontanelle dopo anni di esilio volontario nel Giuglianese prima e a Santa Teresa degli Scalzi successivamente, è stato rafforzato dalla scarcerazione di alcuni ras in contemporanea all’arresto di altri personaggi di spicco di altri gruppi di malavita. C’è poi, dicono gli investigatori anticamorra più esperti, il fattore rivincita. I Vastarella, con i Tolomelli, persero la guerra con i Misso e furono costretti a lasciare i vicoli del centro storico. Ora la situazione si è ribaltata. Il gruppo può ancora contare sugli storici legami con l’Alleanza di Secondigliano: i Contini del Vasto, i Licciardi della Masseria Cardone e i Mallardo di Giugliano. Dei due episodi di intimidazione, il più grave è quello accaduto in via Arena alla Sanità, dove i giovani in sella alle motociclette sarebbero stati visti tutti armati. Erano a volto scoperto, segno do sfrontatezza nei confronti di tutto e tutti. E in questo scenario sono da leggere gli omicidi del ras Pietro Esposito e del figlio Ciro. E Ora il ritorno di forza dei Vastarella. E tra i vicoli torna la paura tra la gente comune.