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Napoli, spari ai Quartieri: l’obiettivo era un amico di Maddalena vicino al clan Sibillo. Coprifuoco tra i vicoli

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sparatoria ai quartieri

 Spari ai Quartieri Spagnoli, la 19enne Maddalena è stata ferita da un proiettile vagante esploso da una gang rivale al clan Sibilio. Si chiarisce la dinamica del ferimento avvenuto ieri sera e che è rimasto avvolto nel mistero per alcune ore anche per il depistaggio della stessa vittima e degli amici che erano con lei.cLa sparatoria sarebbe avvenuta nell’ambito di uno scontro tra ragazzi del clan Sibilio che hanno la roccaforte a poche centinaia di metri da piazza del Gesù, e alcuni loro coetanei che abitano proprio nella zona a ridosso di Montesanto. Si sono incontrati e se le sono date di santa ragione. ma non è finita lì. Perché a quanto pare lo scontro, è proseguito a suon di pistolettate. Prima contro una delle famiglie legate ai Masiello e poi contro una piazza di spaccio gestita dagli uomini del clan Esposito detto “’o pallino”. L’ennesima sparatoria di ieri dimostra come la situazione tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli stia precipitando dopo alcuni mesi di tregua. A farne le spese Maddalena R., 19 anni, del Vasto. Era con un’amica sul sedile posteriore di un’auto che sarebbe stata guidata da un familiare di Antonio Napoletano detto “’o nannone” e di un suo amico, anche lui ritenuto vicino ai Sibillo. La ragazza si è trovata al centro di una sparatoria, o meglio di un agguato. Non è chiaro chi fossero i destinatari del raid ma sta di fatto che un proiettile vagante esploso da un commando di morte l’ha colpita: forse erano proprio il ragazzo al volante e il suo amico. La 19enne si è accasciata sul sedile dell’auto, ferita al fianco in vico Canale a Taverna Penta. Poi è stata trasportata all’ospedale Loreto Mare dove è stata ricoverata e operata d’urgenza. Per fortuna il proiettile l’ha soltanto colpita all’anca e oltre alla frattura non ci sono interessamenti di altri organi. In un primo momento c’era l’ipotesi di una rapina finita male poi invece, più è passato il tempo più si è delineata la storia, ed ha assunto i contorni drammatici sulla quale indagherà la Dda. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Maddalena era in auto con altri tre ragazzi in vico Canale a Taverna Penta quando improvvisamente ha visto sfrecciare due scooter con a bordo quattro ragazzi. Erano senza i caschi protettivi ma avevano cappelli e collari che in parte gli travisavano il volto. Poi gli spari. Alcuni colpi esplosi in aria. Un bossolo è rimbalzato ed ha colpito la ragazza. L’amica presa dal panico ha immediatamente chiesto aiuto. Erano da poco passate le due ed è entrata al nosocomio di via Marina in codice rosso. Sono arrivate subito dopo pattuglie della polizia che hanno aspettato che i medici estraessero il proiettile dal corpo della ragazza. L’hanno interrogata ed in un primo momento ha dichiarato il falso, ovvero di essere stata ferita in via Martiri D’Otranto, cioè sotto casa sua, ma alla fine ha dovuto raccontare la verità. I poliziotti ai Quartieri hanno prima trovato un solo bossolo calibro 9, segno che la sparatoria era avvenuta con armi “pesanti” e altri di diverso calibro, segno che erano state usate due pistole. La sparatoria di ieri sera ha fatto scattare una sorta di coprifuoco, le ultime 48 ore hanno riconsegnato ai residenti dei Quartieri Spagnoli l’amara legge del coprifuoco: «Dopo le 21 in strada non c’è più una sola anima viva e il peggio deve ancora arrivare», dice una donna sull’uscio del suo “basso”. All’indomani della pioggia di piombo esplosa in vico Canale a Taverna Penta, il budello di vicoli all’ombra del mega-murales di Maradona prova a ritornare a una parvenza di normalità. Le trattorie di vico Tre Regine già a mezzogiorno stanno lavorando a pieno regime, nell’area commerciale di via Emanuele De Deo il via vai di “madri di famiglia” e motorini sembra quello di tutti i giorni. Ma la tensione nell’aria è palpabile: l’eco degli spari della notte precedente è una ferita ancora aperta. Non è un caso allora che nessuno dei commercianti di via De Deo accetti di rilasciare dichiarazioni. Soltanto il giovane impiegato di un negozio di “casalinghi” si lascia andare a una sommaria considerazione: «Questo posto, fino a pochi anni fa, era completamente diverso da come lo vediamo oggi. Era il cuore pulsante dei Quartieri Spagnoli, un posto ricco di attività commerciali, un po’ com’è adesso la Pignasecca. Di quella vitalità non è purtroppo rimasto praticamente più nulla». Il “sistema”, neanche a dirlo, è argomento tabù. Ciro sta aprendo il portone della sua abitazione a vico Giardinetto: «Ieri sera, intorno alle 22,30, ho sentito il rumore assordante dell’ambulanza, poi più nulla. Non ho pensato nulla di particolare, sono andato a dormire e basta. Qui, dopo una certa ora, si vedono solo brutte facce. È meglio starsene a casa al sicuro, mi creda».

 


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