Si cerca il killer con il revolver. Stessa mano, stessa arma, stessi mandanti, stessa strategia: fare terra bruciata a Ponticelli attorno a tutti quelli che hanno avuto a che fare con i Sarno. Gli “Infami” che si sono tutti pentiti. Nel prossimo mese cominceranno una serie di processo a carico dei boss della camorra che ora comandano a Napoli e nei quali i fratelli Sarno a cominciare da Ciro l’ex “sindaco” di Ponticelli, saranno chiamati a deporre a confermare le accuse. Quelli a carico dei Cuccaro di Barra, Contini del Vasto- Arenaccia e Casalesi. E allora è partita la strategia del terrore che ha colpito in rapida successione il 31 gennaio Mario Volpicelli, il 7 marzo Giovanni Sarno, rispettivamente cognato dei cinque collaboratori di giustizia per aver sposato una loro sorella, e fratello e infine mercoledì sera Manlio “mariolino” Barometro. Tutti uccisi con la stessa arma, il revolver che non lascia bossoli, non si possono fare le comparazioni balistiche. Un segnale preciso che viene da killer esperti e professionisti. Manlio Barometro il vigile urbano aveva avuto rapporti con il clan Sarno e per questo che era stato in passato sospeso e spostato da Ponticelli. Due collaboratori di giustizia lo avevano accostato al clan Sarno. Riscontri oggettivi non ne furono trovati ma tanto bastò perchè venisse trasferito da Pobticelli, dove era un’istituzione, a Fuorigrotta e poi due anni fa agli Uffici del Giudice di Pace. Risultava incensurato anche se la recente inchiesta della Dda sul clan Mallardo di Giugliano in cui compare il suo nome tra le persone per le quali il pm chiede il rinvio a giudizio rappresentano più di un’ombra sulla sua vita. la sezioni omicidi della squadra mobile di napoli sta setacciando in lungo e in largo la vita del vigile, sentendo parenti, amici, conscenti, colleghi di lavoro e facendo tutto quel lavoro di integlligence c’è dietro un’indagine del genere. La preoccupazione è che non sia finita quì.
(nella foto il luogo dell’omicidio di manlio barometro (il primo partendo da destra), al centro giovanni sarno, a sinistra mario volpicelli)
