“Se non ci restituisci i soldi, ti ammazziamo e la facciamo pagare anche alla tua famiglia”. Queste le minacce di Manlio Barometro, il vigile urbano ucciso mercoledì sera a Ponticelli, a un imprenditore di Villaricca. Dalla chiusura delle indagini e contestuale richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Manlio Barometro detto “Mariolino” e altri due presunti complici legati al clan Mallardo, nell’inchiesta della Dda di Napoli per estorsione al titolare di una società di vigilanza privata nel Giuglianese viene fuori un quadro tutt’altro che positivo del vigile ucciso. Secondo l’accusa avrebbe partecipato in prima persone alle minacce all’uomo,che poi ha denunciato tutto ai carabinieri. Barometro avrebbe fatto un regalo di 14 mila euro all’imprenditore per l’assunzione di cinque vigilantes. I cinque poi erano stati licenziati e da li erano cominciate le pressioni per la restituzione del denaro, fino a un’aggressione ai danni della vittima nei pressi della sua abitazione, a Villaricca. La Dda contesta ai tre indagati il concorso in estorsione aggravata. L’imprenditore ha raccontato che Manlio Barometro si era presentato due volte da lui e sempre in compagnia di Enzo Viscovo, definito un “malavitoso” dall’agente di polizia municipale. E avrebbero chiesto la restitutzione dei 14 mila euro. E addirittura alla prima visita per intimidire l’uomo i due avrebbero mostrato una pistola, secondo gli inquirenti quella d’ordinanza di “Mariolino”. Nella seconda , sempre con minacce gli avrebbe chiesto di darsi fare presto nella restituzione, rifiutando l’offerta di una rateizzazione di mille euro al mese. “Vedi che devi fare, venditi un rene, vai a comprarti i soldi, basta che risolvi tutto. Altrimenti ti ammazziamo”. E’ scritto nella richiesta di rinvio a giudizio.
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